SNA 2.0 – Proprietà Privata
Da Massimo Pegoraro – Presidente Associazione Cambiare si può.
Leggo su Snachannel l’editoriale sul 90^ Comitato centrale del Sindacato Nazionale Agenti che si fonda sull’allegata relazione del presidente Demozzi nella quale la mia persona, la mia vita professionale e soprattutto l’Associazione culturale Cambiare si può, occupano quasi un terzo dell’intero documento.
Ancor prima che alla mia persona, è un attacco gratuito alla Libera Associazione Culturale che mi onoro di presiedere, nata per contribuire al miglioramento ed all’innovazione dell’attività degli intermediari assicurativi. Il “peccato originale” di Cambiare si può sembra essere la sua stessa genesi e l’organizzazione di un convegno per il rinnovo dell’ANA 2003, argomento ritenuto nello SNA intoccabile da chiunque.
Salta agli occhi la chiusura dell’articolo su Snachannel dove si legge che il presidente Demozzi “muove doverose critiche a chi ha preteso di candidarsi alla guida dello Sna per poi andare in pensione e mettersi a fare il broker”. A dire il vero non sono mai andato in pensione, ho solo cessato per un breve periodo di svolgere l’attività di intermediario. Ciò detto nel mondo della politica è frequente assistere ad un fenomeno tanto discutibile quanto caratterizzante di chi ne fa uso: il monopolio del microfono da un palco al fine di denigrare un avversario politico. È una dinamica che si ripete, talvolta anche con toni meschini, per deliberatamente attaccare chi non è presente e non può difendersi e/o replicare.
Parlare male di qualcuno che non è presente è già deprecabile di suo, farlo da una posizione privilegiata lo è ancora di più. Il Collega Claudio Demozzi ha mutuato questo malvezzo della politica e, a dirla tutta, non stupisce neanche più di tanto visto che oramai è un suo modus operandi piuttosto consolidato.
I colleghi meriterebbero relazioni con contenuti e proposte, non attacchi gratuiti a chi non può difendersi, ma è pur vero che quegli stessi colleghi presenti in sala probabilmente non hanno esitato ad applaudire a quelle sue parole.
Ed è proprio questa la cosa che sinceramente dispiace di più.
Al Presidente pro tempore del “mio” Sindacato (moralmente lo sentirò sempre come tale) manca il coraggio di affrontare qualcuno alla pari in una discussione pubblica, guardando negli occhi chi la pensa diversamente. In occasione dell’ultimo Congresso elettivo a Cagliari, chiesi proprio questo: un confronto pubblico tra candidati per esporre idee e programmi futuri. Una richiesta che cadde nel vuoto, visto che il Presidente Demozzi si riservò l’intera scena ed il monologo finale nel corso del quale non mancò di screditare la mia persona.
Vengo ora alla mia “pretesa” candidatura alla guida dello SNA (quelle plurime del collega Demozzi non sono tali evidentemente, ma pare rivengano da una sorta d’investitura Divina). Non v’è alcuna quiescenza operativa del sottoscritto se non la scelta di abbandonare l’attività agenziale in favore del Brokeraggio assicurativo ed ergo ritirarmi da qualsiasi futura contesa per la presidenza dello SNA. E’ una scelta di campo ovviamente non conseguente alla sconfitta in sede di Congresso elettivo SNA (peraltro scontata per modalità e condizioni maturate), quanto piuttosto la presa d’atto di tutt’altra soccombenza che ha ulteriormente agevolato la scelta professionale.
Lo spirito democratico, il senso di appartenenza ed il legame corporativo che hanno sempre contraddistinto
il nostro centenario Sindacato, hanno da tempo lasciato il posto al pensiero unico del suo unico “proprietario”. Forse non ve ne siete resi conto, ma la mia semplice e genuina candidatura alla presidenza SNA ha scatenato azioni e razioni di ogni tipo: dal tifo da stadio “contro”, al veleno sui social, agli apprezzamenti sulla mia età, a manovre strane e screditare la mia persona fino ad arrivare al deferimento disciplinare al Collegio dei Probiviri (promosso dallo stesso presidente Demozzi). Per difendermi dal suddetto procedimento, tuttora inspiegabilmente in corso, ho ritenuto doveroso dover dare le dimissioni dalla stessa presidenza provinciale SNA di Padova. Un clima non tollerabile, un’esperienza surreale e difficilmente definibile a parole ma vissuta la quale sei seriamente indotto a riflettere sull’opportunità di essere iscritto, in qualità di Agente, a questa nuova frontiera dello “SNA 2.0/proprietà privata”.
Che l’imminente e simbolica festa del 25 Aprile possa essere di buon auspicio.